Liberato Giacomini, l’operaio rapito martedì notte nel Bresciano: arrestato il rapitore
Mirko Giacomini, l’operaio 45enne di Gavardo che è stato rapito tra martedì e mercoledì scorso nel Bresciano, è stato liberato. L’uomo è stato ritrovato insieme al sequestratore, un 37enne di origini marocchine, che lo ha preso in ostaggio per motivi di gelosia. I due erano nascosti a Villanuova sul Clisi, nell’appartamento della ex moglie del rapitore, la quale sembra essere completamente estranea ai fatti. Ad allertare i carabinieri sarebbero stati i vicini, insospettiti da alcuni rumori provenienti dal sottotetto.
L’ex moglie del rapitore: “Non era geloso, non pensavo succedesse una cosa così”
Il rapitore ed il sequestrato, dopo il ritrovamento, sono stati portati via dai carabinieri per essere interrogati e per ricostruire le dinamiche della vicenda. Il sequestro, di fatto, è durato 48 ore e sono state per tutti estremamente angoscianti. L’ex moglie del rapitore, Angela, che ha vissuto questi due lunghi giorni fuori casa, costantemente monitorata dai carabinieri, per paura che Abdeleouahed Haida, l’ex marito potesse tornare nell’abitazione e farle del male, ha affermato: “Non era geloso, non pensavo succedesse una cosa così”. L’uomo, invece, con Giacomini, era nascosto in casa ed era armato e, forse, pronto a commettere una pazzia.
Movente: una forte gelosia nei confronti dell’ex moglie
Secondo quanto emerso dalle indagini, il movente del rapimento sarebbe di tipo passionale, ovvero la gelosia di Abdeleouahed Haida nei confronti della ex moglie, che credeva amante di Mirko Giacomini.
Al momento del ritrovamento il rapitore aveva in mano una pistola, la medesima con la quale, la sera di martedì scorso (15 gennaio), ha minacciato un collega di Giacomini, per riuscire a farsi condurre a casa sua e rapirlo. Inoltre, l’arma è stata utilizzata anche per costringere l’operaio ad utilizzare la sua vettura per la fuga. Il collega di Giacomini è stato rilasciato da Abdeleouahed Haida ed ha potuto lanciare l’allarme.
Dopo poco tempo, è stata ritrovata l’auto, che era stata abbandonata nella zona boschiva di Villanuova, che si estende per circa 500 ettari. Sono, quindi, partite immediatamente le ricerche e sono stati chiamati i cani molecolari a battere l’area, ma senza successo. É stato tentato anche il sorvolo del territorio con un elicottero dell’Arma, ma anche in questo caso non è emerso nulla.
La Procura di Brescia ha aperto un’inchiesta
Nel frattempo, la Procura di Brescia ha aperto un’inchiesta per sequestro di persona ed ha cercato di ricostruire l’accaduto ed ogni singolo passaggio, al fine di ritrovare il sequestrato ancora in vita e riportarlo a casa dalla famiglia.
Fortunatamente, la vicenda si è conclusa positivamente, grazie ad una provvidenziale telefonata ai carabinieri. Tuttavia, sono ancora diversi i punti su i quali è bene fare chiarezza, come, ad esempio, cosa abbia fatto scattare la gelosia di Abdeleouahed Haida, tanto da pensare di commettere un sequestro.
Sicuramente lo spavento per Giacomini, per i suoi familiari, ma anche per la ex moglie del rapitore è stato tanto. Ora, dovranno trovare il modo per dimenticare l’accaduto, anche se non sarà certamente facile.