Cittadinanza italiana a Ramy: il Viminale vuole velocizzare la procedura
Il Viminale sembra intenzionato a velocizzare le procedure per riconoscere la cittadinanza italiana a Ramy, il 13enne di origini egiziane, che mercoledì mattina è stato il primo a dare l’allarme a bordo del bus dirottato e dato alle fiamme dell’autista nel Milanese.
Di fatto, secondo le ultime indiscrezioni, il Ministero, sta effettuando degli accertamenti sulla situazione del ragazzo e si è detto disponibile a farsi carico delle procedure burocratiche e delle spese necessarie per accelerare il più possibile le pratiche della cittadinanza.
Le parole di Salvini e Di Maio
Ad avanzare la richiesta di provvedimento è stato il padre del giovane ed, immediatamente, questa è stata rilanciata dal vicepremier Luigi Di Maio che, in un post su Facebook, ha tenuto a sottolineare: “Ha messo a rischio la propria vita per salvare quella dei suoi compagni. È la cittadinanza per meriti speciali che si può conferire quando ricorre un eccezionale interesse dello Stato. Sentirò personalmente il presidente del Consiglio in questo senso”.
A farsi avanti, anche se in maniera meno entusiastica, è stato anche l’altro vicepremier, Matteo Salvini, che ha affermato: “Stiamo facendo tutte le verifiche del caso. Ora dobbiamo leggere le carte e valuteremo”.
Il padre di Ramy spera nel riconoscimento della cittadinanza
Il padre del 13enne, che mercoledì scorso ha avuto il coraggio di utilizzare un cellulare all’insaputa dell’autista sequestratore, riuscendo a chiamare il 112 ed attivando i soccorsi, vorrebbe che al proprio figlio fosse riconosciuta la cittadinanza italiana. E, infatti, ha affermato: “Mio figlio ha fatto il suo dovere, sarebbe bello se ora ottenesse la cittadinanza italiana. Siamo egiziani, sono arrivato in Italia nel 2001, mio figlio è nato qui nel 2005, ma siamo ancora in attesa di un documento ufficiale. Vorremmo tanto restare in questo Paese. Quando ieri l’ho incontrato l’ho abbracciato forte”.
La cittadinanza per meriti speciali
Ramy, probabilmente, riuscirà ad ottenere la cittadinanza italiana per meriti speciali, che può essere concessa agli stranieri che si distinguono per aver reso importanti servizi all’Italia. E ciò può avvenire solo con Decreto del Presidente della Repubblica, sentito il Consiglio di Stato e previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Interno, di concerto con il Ministro degli Affari Esteri.
In particolare, a definire il tutto è la legge del 5 febbraio 1992, sulle ‘Nuove norme sulla cittadinanza‘ e nello specifico l’articolo 9, comma 2, che recita: “Con decreto del Presidente della Repubblica, sentito il Consiglio di Stato e previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro degli affari esteri, la cittadinanza può essere concessa allo straniero quando questi abbia reso eminenti servizi all’Italia, ovvero quando ricorra un eccezionale interesse dello Stato”.
Visto l’importante gesto compiuto da Ramy, sono in molti in Italia a desiderare che il giovane riesca a diventare a tutti gli effetti cittadino italiano. La strada da percorrere non è certamente semplice, ma sembra che tante persone si stiano prodigando perché ciò avvenga il prima possibile.