Mamme di febbraio, il grande dubbio: come vestire un neonato in primavera?
La gestione di un neonato dà sempre molto da pensare alle mamme meno esperte e una delle domande che si fanno in questo momento è come vestiranno i piccoli durante la primavera. Vediamo le regole e i consigli per non sbagliare.
Questo è il periodo in cui piano, piano iniziano a manifestarsi i segnali della primavera in arrivo. La neve si scioglie, gli uccellini iniziano a canticchiare un po’ di più, compaiono i primissimi butti sopra ai rami. Quando il cielo è coperto ci si ritrova vestiti come a Natale, ma quando il sole splende alto ecco che invece qualche capo lo si lascia nell’armadio. Se a noi “grandi” tutto sommato basta vestire a cipolla, quando si ha un lattante fra le mani sono molte le mamme che si domandano come vestire i piccoli durante questa stagione di passaggio.
La tendenza generale della maggior parte delle mamme è quella di coprire tantissimo i piccoli, ma è ormai risaputo che i neonati soffrono molto di più il caldo rispetto al freddo (almeno dopo i primi 10 giorni di vita). Qualche mamma quindi osa adottare qualche capo più leggero, ma il dubbio se si è agito bene o meno resta sempre. Cerchiamo di capire dove sta la verità.
Come vestire i bambini piccoli in primavera
La tutina per neonato è un capo di abbigliamento che va bene praticamente 365 giorni l’anno perché è comoda e pratica, sia per il piccolo che per la mamma. In poche mosse, infatti, è possibile fare un cambio pannolino senza bisogno nemmeno di spogliare totalmente il piccolo. Quest’ultimo, dal canto suo, non è stretto e sta comodo. Le tutine per neonato non sono tutte uguali, ma ce ne sono di diversi tipi e tessuti.
Le più classiche sono le tutine in ciniglia che costituiscono tutto sommato uno spessore medio perfetto anche per la primavera. A queste tutine nella stagione di mezzo si abbinerà un body a manica corta leggero, in cotone. In alternativa ci sono anche le tutine in cotone, più sottili e leggere che vanno bene quando la primavera è inoltrata e le temperature fuori sono gradevoli. In questo caso si abbina sempre un body della medesima tipologia, ma è sempre bene portare con sé una maglia aggiuntiva nel caso tirasse vento o iniziasse a fare freddo.
In primavera anche se gli adulti osano talvolta braccia e gambe scoperte, è sconsigliato mettere ai neonati la manica o il pantalone corto, meglio piuttosto scegliere tessuti leggeri, ma coprirli. Importante anche adottare dei calzini con delle scarpette (o babbucce): i piedini devono stare al caldo, altrimenti si rischia un raffreddore.
I neonati e le temperature dell’ambiente
Un consiglio pratico per capire come vestire i neonati è quello di basarsi su di sé, alzando il livello di copertura del piccolo di un pochino. Se si è in manica corta ai piccoli basterà una tuta in cotone, se si sta bene invece con una maglia leggera manica lunga, meglio adottare una tutina in ciniglia. È chiaro che questo metodo va bene se non si è persone spiccatamente calorose o freddolose.
È bene sapere che, a differenza di quanto molti credono, non bisogna valutare lo status di caldo e freddo dei neonati basandosi su mani e piedi. I lattanti, infatti, hanno come caratteristica naturale l’avere le estremità un po’ più fredde. Per stimare se il piccolo ha freddo/caldo bisogna invece toccare lui l’addome, che è la zona che meglio rispecchia la temperatura del bambino.
Se ciò non bastasse, basta osservare il bimbo con attenzione. Se questo è pallido con chiazze rossastre, inquieto o respira più veloce del solito, allora è probabile che abbia freddo. Al contrario se ha le guance molto arrossate, avrà caldo. In base ai casi ci si regolerà di conseguenza: i bambini non devono avere freddo, ma nemmeno sudare.