Batterie aa usa e getta: è possibile ricaricarle?

Le batterie stilo usa e getta vengono utilizzate ancora oggi per alimentare tantissimi apparecchi elettronici, come le torce, i depilatori e i phon portatili, i telecomandi e via dicendo.

Sempre più performanti e in grado di garantire una durata in passato impensabile, le pile stilo aa usa e getta giungono, a un certo punto, a esaurimento, costringendoci a gettarle via. La crescente attenzione all’ambiente e la volontà di ridurre l’impatto su di esso di questi piccoli dispositivi, spinge a domandarsi se sia possibile o meno ricaricarle.

C’è da dire che non è solo l’attenzione del singolo, ma la stessa UE che spinge verso un utilizzo, ma anche una produzione, più consapevole delle pile non ricaricabili, puntando alla riduzione del loro impatto ambientale entro il 2024.

Le batterie e gli obiettivi del Green New Deal

In particolare, la Commissione Europea ha deciso di includere le batterie, comprese le batterie aa, all’interno di quel percorso virtuoso che dovrebbe portare, entro il 2050, al raggiungimento della stabilità climatica e della riduzione dell’inquinamento.

Per riuscirvi, ha votato alcune nuove norme che prevedono, tra le altre cose, una scelta più consapevole e attenta, da parte dei produttori, dei materiali, i quali dovrebbero essere meno pericolosi, riciclati e riciclabili; grande attenzione è stata rivolta anche agli aspetti riguardanti la durata di vita della pila e i sistemi di smaltimento e riciclo delle varie componenti.

Ricaricare le batterie aa usa e getta

Ricaricare le batterie esauste consente di ridurre la produzione di rifiuti pericolosi; sebbene in commercio si possano trovare anche batterie aa ricaricabili, spesso si preferisce acquistare quelle tradizionali, ossia le classiche usa e getta, performanti e di lunga durata. La buona notizia è che anche queste, in particolare quelle alcaline, possono essere ricaricate.

Per ricaricare delle batterie doppia a, naturalmente di ottima qualità, è sufficiente avere a disposizione un caricabatterie tradizionale universale, di quelli pensati per le pile ricaricabili; in commercio è comunque possibile trovare anche modelli di caricatore studiati appositamente per le pile non ricaricabili.

Per non correre rischi, oltre a scegliere un caricatore adatto al tipo di pila che si intende ricaricare, è fondamentale ricordarsi di utilizzare corrente molto bassa, al fine di evitare problemi di surriscaldamento e di danneggiare le batterie, provocando la fuoriuscita di liquido.

Per lo stesso motivo è preferibile acquistare caricatori con coperchio antishock e in grado di tenere sotto controllo l’eventuale surriscaldamento delle pile durante la ricarica.

Come procedere con la ricarica

Per procedere con la ricarica delle batterie aa usa e getta è necessario:

  • liberare lo spazio intorno alla presa di corrente, al fine di evitare eventuali danni in caso di problemi durante la ricarica;
  • inserire le pile nel caricatore;
  • collegare il caricabatterie alla presa della corrente, evitando di lasciarlo incustodito.

In generale, possono essere necessarie circa 4 ore per ottenere la massima carica consentita dalla pila, anche se il tempo può variare in base al modello di caricatore scelto e di batteria.

Una pila aa usa e getta che accetta la ricarica, può essere ricaricata un massimo di 15/20 volte prima di esaurire completamente la sua potenza.