Come passare a un nuovo fornitore di energia luce e gas: una guida passo passo

Hai visto continuamente aumentare le tue bollette o sei stato vittima di diversi guasti e malfunzionamenti e sei deciso per questo a cambiare fornitore di luce e gas? La buona notizia è che puoi farlo in qualsiasi momento e sempre gratuitamente: qui di seguito proveremo a capire meglio come, con una guida passo passo a come passare a un nuovo fornitore di energia luce e gas.

Come cambiare fornitore di luce e gas

La prima cosa da fare se vuoi cambiare fornitore per le tue utenze domestiche, e forse anche la più impegnativa, è sceglierne uno nuovo dopo aver confrontato le tante offerte energia luce e gas disponibili e individuato quelle che incontrano meglio le tue esigenze. Se lavori in remoto o stai a casa principalmente nei weekend, infatti, una tariffa luce e gas standard potrebbe non essere l’opzione più conveniente per te e potresti risparmiare, invece, scegliendo tariffe flat o tariffe orarie: questo è solo uno dei tanti esempi possibili sul perché analizzare i propri consumi è di fondamentale importanza al momento di scegliere il nuovo fornitore di luce e gas.

Una volta deciso a che operatore affidarti, per portare a termine lo switch non ti rimane altro da fare che firmare il nuovo contratto. Da quando anche quello dell’energia è un mercato libero, infatti, le norme tutelano il diritto alla libera scelta dei consumatori anche sgravandoli da una serie di adempimenti formali e burocratici. Spetta, per esempio, al nuovo fornitore di luce e gas comunicare al vecchio la stipula del contratto e a quest’ultimo procedere tempestivamente a rescindere il vecchio contratto senza costi aggiuntivi e, soprattutto, senza interrompere la fornitura né la necessità di sostituire il contatore (a meno che non sia troppo vecchio).

Cosa serve per firmare un nuovo contratto di luce e gas e in quanto tempo è attivo

Tieni conto che per la firma del contratto con quello che hai scelto come tuo nuovo fornitore di luce e gas servono il codice fiscale, l’ultima bolletta, il codice POD che trovi nelle bollette o sull’app all’interno del tuo profilo utente e di un codice IBAN se opti per la domiciliazione su conto corrente.

Dal momento della firma del contratto, soprattutto se avvenuta online o via telefonica, possono passare per il cambio di fornitore di luce e gas da uno a due mesi. Entro quattordici giorni, infatti, hai diritto al recesso. A questi giorni vanno aggiunti quelli necessari al nuovo gestore per comunicare lo switch al vecchio, che possono essere 10 o 20 a seconda della data in cui è stato stipulato il contratto (per i contratti firmati entro il 10 del mese lo switch viene comunicato il primo giorno del mese successivo, infatti, altrimenti si deve attendere a quello ancora dopo). La conferma dell’avvenuto passaggio al nuovo fornitore di luce e gas arriva quando si riceve dal vecchio l’ultima bolletta, detta bolletta di chiusura che contiene in genere un riepilogo sulla propria utenza.

Quanto costa cambiare tariffa di luce e gas

Tutto l’iter per lo switch di fornitore è, come già si accennava, completamente gratuito. Solo nel caso in cui non si optasse per la domiciliazione delle bollette su conto corrente bancario, il nuovo fornitore di luce e gas potrebbe richiedere un deposito cauzionale il cui importo varia a seconda della potenza impegnata e dell’eventuale appartenenza a categorie a cui è riconosciuto il bonus sociale e che verrà poi restituito nella bolletta di chiusura.