È utile fare terapia di coppia?

La relazione di coppia è una realtà di tipo dinamico e per nulla statico, con il tempo cambia ed evolve. I sentimenti che legano due persone, indipendentemente dall’orientamento sessuale e di genere, mutano continuamente. Inizialmente, il più delle volte, ha maggiore peso l’attrazione fisica, che porta all’innamoramento.

Quando una coppia è innamorata da tempo, ecco che la conoscenza e la stima reciproche si approfondiscono e crescono di pari passo. Fino a quando arriva prepotente la realtà, le aspettative forse incontrano le prime delusioni, l’abitudine e le incomprensioni minacciano di prendere il posto del desiderio.

Da quando esiste la terapia di coppia?

La terapia di coppia fa il suo esordio in Inghilterra intorno al 1940, precisamente nella seconda metà degli anni ’40, grazie agli studi e alle teorie di Melanie Klein, William R. D. Fairbairn e Donald Winnicott.

Gli studi furono poi portati avanti da Henry Dicks, che nella seconda metà degli anni ’60 iniziò a definire il matrimonio una relazione terapeutica naturale. Qui in Italia, il professore Giulio Cesare Zavattini parla espressamente di sintonizzazione e di monitoraggio affettivo reciproco.

Anche la cultura popolare ha da tempo iniziato a narrare questa possibilità di crescita di cui ora le coppie dispongono. Basti pensare alla recente pellicola, 2017, intitolata Terapia di coppia per amanti, per la regia di Alessio Maria Federici e tratta dall’omonimo romanzo di Diego De Silva.

Quando il rapporto di coppia non cresce più nella comunicazione, nell’ascolto reciproco e nella condivisione, ecco che intraprendere un percorso terapeutico che interessi entrambe le persone risulta essere una scelta quasi obbligata.

Quando è utile la terapia di coppia?

Fare terapia di coppia vuole dire ammettere che un evento di vita, un trauma, una qualsiasi difficoltà relazionale ha messo in crisi una comunicazione che sembrava inossidabile.

Sono molte le cause d’insoddisfazione da parte di uno, o una, qualsiasi dei, o delle, partner. Forse non ci si sente più attraenti, le incomprensioni possono generare sospetti di tradimenti se non tradimenti veri e propri. La nascita del primo figlio, o della prima figlia, può chiedere una rinegoziazione di impegni e spazi.

A volte, uno dei due partner si intestardisce nel volere cambiare a tutti i costi l’altra metà generando disagio, chiusura e allontanamento. Non dimentichiamo i due anni di lockdown, che hanno determinato in molte coppie una convivenza forzata e non necessariamente desiderata.

Ultimo aspetto non per importanza, ma al contrario, essenziale, è la volontà di cambiamento che dovrebbe esserci in entrambi gli elementi della coppia. Senza questa volontà di attraversare le acque agitate, o stagnanti, della relazione, ogni terapia di coppia è destinata al fallimento ancora prima di essere intrapresa.

In che cosa consiste la terapia di coppia?

Ogni percorso terapeutico che si rispetti dovrebbe porsi degli obiettivi. La terapia di coppia non fa eccezione. In linea di massima possiamo affermare che l’obiettivo ultimo della terapia di coppia consiste nell’aiutare le coppie (lo ripetiamo: ogni tipo di coppia) a intercettare i conflitti e quindi affrontarli.

Attraverso una terapia di coppia, il terapeuta aiuta la coppia a mettere in chiaro le problematiche emerse e presentate, così da stabilire degli obiettivi terapeutici. La terapia di coppia aiuta nella individuazione delle difficoltà nel modo di interagire all’interno della coppia. Attraverso la terapia di coppia, inoltre, possono essere acquisite delle nuove modalità di relazione, con sé e con la propria metà.

E poiché ogni rapporto sano si basa innanzitutto sulla chiarezza, è anche possibile che una terapia termini con la consapevolezza che sia necessario dividersi, nel momento in cui ci si è resi conto che ogni strada imboccata si è risolta in un vicolo cieco.

Come si svolge una seduta di terapia di coppia?

Una seduta di terapia di coppia dura all’incirca un’ora e le modalità di svolgimento possono differire tra loro. È possibile che la seduta si svolga a livello individuale oppure in modo congiunto. Le sedute possono essere svolte su base settimanale oppure ogni due settimane.

È inoltre possibile che siano due le figure di professionisti che la coppia ritrova davanti a sé durante una seduta. Si dà il caso che nelle terapie di coppia è prevista la cosiddetta coterapia, ovvero la presenza di due figure di terapeuti che lavorano in modo sinergico e integrato per aiutare la coppia a ritrovarsi.

Le prime due, al massimo tre sedute servono per una diagnosi. Servono alla coppia per raccontare la propria storia, le cause che hanno determinato la scelta della terapia insieme alle aspettative che entrambi gli elementi della coppia ripongono nella terapia stessa.

Quante sedute servono per una terapia di coppia?

Indicare un numero sarebbe fuorviante, perché è una variabile che dipende da molti fattori: livello di conflittualità, tematiche da affrontare, resistenze della coppia o dei singoli che la compongono.

È solo dopo le prime sedute, terminato quindi l’inquadramento diagnostico, che il terapeuta può iniziare a lavorare con la coppia. E dopo avere terminato ogni seduta, il terapeuta offre alla coppia altre possibilità di lettura degli eventi, degli stati d’animo e delle azioni svolte, ed eventualmente dare alla coppia delle attività da svolgere, così da iniziare delle prime manovre di riavvicinamento, complicità, per mezzo di esperienze condivise.

Durante le sedute il terapeuta può comunque offrire spunti sulla eventuale conflittualità emersa, per comprenderne meglio la natura; può aiutare la coppia a individuare convinzioni e idee irrazionali, oltre che i comportamenti da poter modificare. Sempre partendo dal lavoro sull’ascolto individuale e di relazione, così da comprendere e accettare le differenze.

Quanto costa una seduta di terapia di coppia?

Una seduta di terapia coppia, tolto il primo incontro che a volte può essere più cospicuo sul piano economico, presenta una variabilità di prezzo.

Ci sono terapeuti con prezzi che oscillano tra i 60 e gli 80 euro, fino a professionisti che chiedono tra i 90 e i 120 euro. Non dimentichiamo, in conclusione, che è possibile rivolgersi a realtà e a professionisti che hanno tariffe più economiche, comprese tra i 50 e i 55 euro.