Frese diamantate per ceramica: come usarle correttamente

0

In un lavoro di restauro di una casa o di costruzione di una nuova abitazione arriva sempre il momento delle ceramiche. Dopo i lavori strutturali e l’installazione degli impianti idraulici, elettrici e del gas, si pensa a mettere le piastrelle nel bagno, il paraschizzi in cucina e a pavimentare.

È in questo momento che il piastrellista si trova a dover tagliare e forare ceramica che può avere un grado di durezza maggiore o minore.

Anche l’amante del bricolage che vuole cimentarsi nel forare una piastrella è meglio che conosca i fondamentali del mestiere se non vuole creare un danno a cui solo un professionista può poi rimediare.

Le cose importanti da sapere riguardano la durezza del materiale, il tipo di utensile da usare (fresa a tazza, foretto a corona continua o segmentata) e i problemi che possono sorgere durante il lavoro.

Durezza della ceramica e parametri per la foratura

I tipi di ceramiche con cui principalmente vengono realizzate le piastrelle sono:

  • Bicottura
  • Monocottura
  • Gres

L’ordine in cui sono stati elencati i materiali è dal meno duro al più duro. Il tipo di materiale della piastrella e il suo grado di durezza sono fattori importanti da conoscere per scegliere l’utensile diamantato più adatto e anche per determinare la velocità periferica idonea.

Generalmente, più il materiale è duro e più bassa sarà la velocità, ma i produttori di utensili diamantati inseriscono tutti i dati utili sulla confezione.

Fresa diamantata e tipo di corona da scegliere per il gres

Le frese diamantate possono avere diversi tipi di corona, ovvero la parte terminale dell’utensile resa altamente abrasiva grazie alla presenza di grani di diamante sintetico miscelati a polveri metalliche.

Una fresa per il gres porcellanato o altre ceramiche meno dure non può avere una corona segmentata, ma deve avere una corona continua e specifica per questo tipo di lavorazione.

Una volta presa la fresa giusta (chiamata tecnicamente foretto diamantato) e installata sull’elettroutensile, molto spesso la smerigliatrice angolare (flessibile o flex), bisogna iniziare a praticare il foro posizionandosi in diagonale rispetto alla piastrella e procedendo nel raddrizzare fino ad essere perpendicolari, ma solo dopo aver scalfito il materiale.

Mentre si scende si deve agevolare l’espulsione del materiale con un movimento circolatorio e una volta terminato il foro si deve far raffreddare l’utensile prima di farne un altro.

Alcuni inconvenienti quando si usano frese per piastrelle

Se ci si accorge che l’utensile si usura troppo rapidamente bisogna fare attenzione alla velocità di rotazione (è consigliato aumentarla) e al raffreddamento insufficiente. Se nemmeno questi fattori sono determinanti, allora il motivo è molto semplice: il tipo di foretto (o fresa) è sbagliato per quel tipo di materiale.

Quando il foretto non taglia si deve verificare che il materiale da forare non sia troppo duro e aumentare il flusso del raffreddamento (come nel caso precedente), ma anche diminuire la velocità prima di riprovare a forare.

I foretti o frese diamantate come quelli di Workdiamond sono studiati per impieghi specifici, quindi la prima cosa da fare è porre l’attenzione sulle caratteristiche delle piastrelle, quindi scegliere gli utensili indicati dai costruttori per quel tipo di materiale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *