Hashish legale, cos’è e come consumarlo

È già da diversi anni che il tema della legalizzazione della cannabis tiene banco in molti settori e, nonostante ciò, questi prodotti vengono commercializzati con grande successo. Si tratta nello specifico di alcuni derivati light, ovvero prodotti che posseggono un quantitativo di THC molto basso. Parliamo appunto di cannabis legale, ovvero coltivata ai sensi delle normative vigenti e in opera dal 2016 e di un utilizzo di semi certificati che assicurano determinate caratteristiche. Tra questi derivati della canapa legale vi è l’hashish light, vediamo quindi di cosa si tratta e le sue caratteristiche.

Cos’è l’hashish

L’hashish ricavato dalla canapa legale viene definito “light” a causa della sua scarsa presenza di THC, il principio attivo che causa gli effetti psicotropi dei derivati della cannabis. Parliamo quindi di prodotti sostanzialmente innocui. Ciò nonostante, è sempre consigliabile acquistarlo solo mediante canali certi e autorizzati, in possesso di tutte le autorizzazioni e che consentano quindi di usufruire di prodotti sicuri. Tra i negozi specializzati e certificati troviamo ad esempio https://www.puracbd.it/, un’azienda italiana e naturale a Brescia, che cura tutta la coltivata e produzione della Cannabis Sativa L. in modo artigianale, seguendo con grande attenzione la coltivazione delle piante grazie alle più innovative tecniche indoor e outdoor presenti sul mercato odierno. La concentrazione di CBD nel legal hashish della Pura varia dal 10% al 17%, ciò ne assicura la quantità ideale per goderne al meglio, con la garanzia di un prodotto che è al 100% naturale e legale.

Da dove deriva

Per chi non ne fosse a conoscenza, l’hashish non è nient’altro che un derivato del kief, la resina secreta dai tricomi delle infiorescenze femminili mature della canapa. Un elemento proveniente dal lontano Medio Oriente, che si differenzia dalla marijuana per la sua modalità di produzione. Quest’ultima, infatti, proviene solo dalle infiorescenze essiccate. Si crede che il suo utilizzo risalga già al IV-V secolo a.C., ma è comunque nel Medio Oriente che l’hashish vede il suo più grande successo, così come testimoniato dal suo nome arabo. In Europa, l’hashish si è diffuso invece a partire dal XVIII secolo, molto probabilmente grazie alle campagne napoleoniche in Egitto e in breve tempo è riuscito a conquistare tutta l’Europa, diventando oggetto di studio di molti medici e biologi, diventando a tutti gli effetti un prodotto commerciale.

Le principali caratteristiche dell’hashish legale

In genere, per indicare i derivati legali della cannabis viene utilizzato in Italia il termine “light”, ossia leggeri, ciò per indicare come queste sostanze non abbiano alcun effetto stupefacente. Secondo la Legge n. 242 del 2016 e il successivo decreto del Ministero della Salute, la soglia massima di THC ammissibile è pari a 5 mg per chilo, ovvero lo 0,5%. Tutti i prodotti che rispettano questa caratteristica sono considerati legali e privi di effetti psicoattivi. Per quanto riguarda l’hashish light, questo conserva comunque tutte le sue caratteristiche aromatiche ed un profumo particolarmente intenso di spezie o di agrumi ad esempio. Nonostante l’hashish light abbia pochissima presenza di THC, che neutralizza la maggior parte degli effetti psicotropi della sostanza, l’utilizzo del suo fumo agisce comunque come un lieve rilassante e può sicuramente rappresentare un ottimo aiuto per alleviare gli effetti di diverse problematiche comuni, come ad esempio dolori muscolari, insonnia, stanchezza cronica e così via, senza ovviamente volersi sostituire però alle terapie farmacologiche.

Come utilizzarlo

Se si vuole fare riferimento alla normativa vigente, questa è sicuramente ad oggi poco chiara ed esplicita in alcuni punti e quello relativo al consumo dell’hashish legale è l’aspetto più controverso. La legge consente di ricavare dalla coltivazione della canapa sativa le fibre e i tessuti, e di utilizzare questa utile pianta per scopi alimentari o cosmetici. Altri tipi di utilizzi non sono ancora del tutto esplicitati, ma ad ogni modo, scegliere di affidarsi a rivenditori seri e sicuri, che diano garanzie di tracciabilità e trasparenza, significa come abbiamo già detto di poter acquistare i loro prodotti in tutta sicurezza. Solo così saremo al riparo da possibili ripercussioni e da prodotti non certificati. L’hashish legale, o light, come dir si voglia, potrà quindi essere reperito e poi successivamente consumato all’interno di prodotti alimentari, ma anche utilizzato come un normale cosmetico. A questo proposito, l’olio di CBD, è uno dei prodotti che va per la maggiore negli ultimi anni.