Notte di San Lorenzo: quest’anno lo spettacolo sarà prolungato ed ancora più intenso

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L’impedibile notte di San Lorenzo quest’anno si è dimostrata veramente straordinaria, grazie alla nuova luna ed al cielo sereno in buona parte dell’Italia. Tuttavia, le Perseidi, dette anche lacrime di San Lorenzo, ovvero le meteore che richiamano l’attenzione di milioni di persone in tutto il mondo, hanno regalato forti emozioni anche nei giorni precedenti e si intensificheranno in quelli avvenire, permettendo la visione di numerose stelle cadenti e, quindi, la formulazione di numerosi altri desideri.

Il picco è previsto per il 12-13 agosto

Se non avete avuto la possibilità di scrutare il cielo alla ricerca di stelle cadenti, non vi preoccupate, perché il meglio deve ancora venire. Infatti, se negli anni passati l’attività massima di questo incredibile fenomeno cosmico aveva luogo effettivamente il 10 agosto, attualmente, come ha fatto sapere Paolo Volpini dell’Unione Astrofili Italiani, a seguito di una serie di mutamenti, ha subito un leggero slittamento, spostandosi in prossimità del 12 e del 13 agosto. Secondo gli esperti, proprio in quei giorni si dovrebbero arrivare a vedere fino a cento meteore all’ora. Anche se in realtà, ciò è quasi del tutto impossibile, poiché il campo visivo degli esseri umani non riesce ad abbracciare l’intera volta celeste. Tuttavia, per avere maggiori probabilità di esprimere più desideri si dovranno attendere le ore centrali della notte, ovvero quando la costellazione di Perseo, dalla quale sembrano derivare tutte le scie luminose, risulterà alta nel cielo.

Le stelle cadenti: polveri della cometa Swift Tuttle

I fasci di luce che attraversano il cielo in questo periodo dell’anno non sono propriamente stelle cadenti, in quanto le Perseidi non sono altro che polveri della cometa Swift Tuttle, che vengono rilasciate nel cosmo dopo il suo passaggio. Tale importante scoperta, che risale al 1862, ha permesso di fare chiarezza in merito ad un fenomeno che da sempre ha affascinato l’uomo in tutte le parti del globo. Secondo quanto scoperto, infatti, tali bagliori luminosi sono dovuti all’incontro delle briciole cosmiche con l’atmosfera terreste, che porta ad un’inevitabile disintegrazione per attrito.

Tuttavia, quelle appena descritte non sono le uniche scie luminosi che si manifestano nel corso dell’anno. A dicembre, infatti, si ritrovano le Geminidi, che possono essere ammirate dal 3 al 18 dicembre circa e che sono generate dall’attraversamento della Terra di una regione dello spazio ricca di detriti lasciati dall’asteroide 3200 Phaethon. A differenza di quello estivo, tale fenomeno invernale, è ancora poco conosciuto, poiché è relativamente giovane. Le prime osservazioni risalgono, infatti, al 1862, mentre la scoperta dell’asteroide da cui derivano è del 1983.

Le condizioni di osservazione ideali

Per godere a pieno della bellezza del fenomeno delle stelle cadenti è bene posizionarsi in una zona priva di illuminazione artificiale. Anche la luna può dimostrarsi un intralcio, poiché la sua luminosità può offuscare quella emessa dalle Perseidi. Tuttavia, quest’anno il cielo sarà perfetto per osservare questi meravigliosi fasci luminosi, poiché sarà sprovvisto di nuvole e la luna sarà nuova, ovvero l’emisfero visibile dalla Terra sarà in ombra. L’osservazione di questo spettacolo cosmico può essere effettuata ad occhio nudo, così da non limitare il campo visivo. Tuttavia, chi è provvisto di telescopio, vista anche l’alta concentrazione prevista, può pensare di utilizzarlo, nella speranza di rendere ancora più intensi ed efficaci i propri desideri.

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