Omicidio a Nicotera Marina: 43enne colpito a morte da alcuni colpi di pistola

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Domenica 12 agosto, un uomo di 43 anni è stato freddato sulla spiaggia di Nicotera, nel viterbese, alla presenza di alcuni bagnanti.

Omicidio shock in spiaggia

La vittima di questo incredibile massacro è Francesco Timpano, che è stato crivellato presso il camping Il Gabbiano verso le 14 di domenica, mentre prendeva il sole a bordo piscina. L’omicida, che ha seminato il panico tra i turisti, si è presentato a volto scoperto, in segno di spavalderia e di totale non curanza della folla che lo attorniava.

La dinamica dell’omicidio non è ancora del tutto chiara agli inquirenti. Ciò che risulta evidente è che il killer ha fatto irruzione nella struttura turistica con l’intento preciso di uccidere Timpano, per poi darsi alla fuga. Secondo quanto emerso dalle indagini la vittima era una vecchia conoscenza delle Forze dell’Ordine, in quanto aveva precedenti per droga. Per l’uomo non c’è stato niente da fare, nonostante l’intervento tempestivo dei soccorsi e dei carabinieri della Compagnia di Tropea.

Le indagini dei carabinieri di Tropea

Le telecamere di videosorveglianza della struttura hanno ripreso l’omicidio, ma nessuno dei presenti sembra aver voglia di parlare e tutti affermano di non aver visto nulla. Il movente di tale atto criminoso non è chiaro. Le ipotesi che sono state fatte al riguardo sono numerose, e molte puntano sullo smercio di sostanze stupefacenti, ma quella che sembra essere più realistica, prevede un collegamento con un fatto di sangue, che si è verificato lo scorso maggio tra Nicotera e Limbadi.

Francesco Timpano, infatti, era il fratello di Pantaleone, una delle tre persone che sono state ferire da Francesco Olivieri, il 32enne, che in un raptus omicida, portò alla morte dell’ottantenne Giuseppina Mollese, e del sessantasettenne Michele Valerioti. Prima di tale fatto Olivieri si era recato anche presso la frazione di Caroni di Limbadi, dove aveva colpito a colpi di fucile l’auto di un’altro fratello di Timpano, Vincenzo.

Il responsabile si era costituito dopo 3 giorni di latitanza e aveva motivato il proprio gesto affermando che da sempre aveva sentito la necessità di rivendicare la morte del fratello, che secondo lui era stato ucciso dai membri della famiglia Timpano. In tale occasione, Olivieri aveva anche confessato al gip che “la soppressione di Francesco Timpano sarebbe dovuta servire ad impedirgli di parlare di cose illecite con soggetti esponenti di altri ambienti criminali non meglio specificati”.

I carabinieri hanno aperto una vera e propria caccia all’uomo, per assicurare il responsabile alla giustizia e per fare chiarezza in modo definitivo sull’accaduto. La paura dei testimoni del massacro, che per ora preferiscono rimanere in silenzio, è quella che a tale fatto possano seguirne di simili, trasformando la spiaggia di Nicotera Marina in un vero e proprio campo di battaglia.

L’analisi del materiale delle videocamere di sorveglianza

Il sicario, autore del terribile omicidio che ha turbato la tranquillità del camping Il Gabbiano, in provincia di Viterbo, potrebbe avere le ore contate. L’uomo ha agito a volto scoperto e potrebbe essere stato ripreso dalle videocamere dello stabilimento balneare, anche prima dell’azione omicida.

Il reparto speciale dei carabinieri sta, quindi, lavorando alacremente per analizzare i filmati reperiti, nella speranza di portare l’indagine ad una svolta. Nell’attesa, si spera che questa ondata di violenza sia giunta al termine e che le spiagge della zona, che dovrebbero regalare momenti piacevoli, tornino ad essere sicure.

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