SOS Morbillo: nel 2018 oltre 41mila casi in Europa, in Italia più di 1000

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Il morbillo continua a mietere vittime, raggiungendo numeri record. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) il maggior numero di contagi si verificherebbe nei primi 6 mesi dell’anno. Nel 2018 le persone infettate, in questo lasso di tempo, in Europa, sono state 41 mila. Si tratta di un numero spaventoso, che sta facendo preoccupare la popolazione ed i sistemi sanitari del Vecchio Continente.

Inoltre, sui 53 paesi europei analizzati, l’Italia è stata indicata come uno dei 7 in cui si sono superati i 1000 casi. In vetta alla classifica si trova l’Ucraina, che ha presentato ben 23.000 nuovi ammalati.

La realtà italiana

I dati dell’Istituto superiore di sanità, che inquadrano il periodo che va dall’1 gennaio al 31 maggio 2018, riportano 1.716 casi di morbillo, che hanno portato a 4 decessi (indicati nel bollettino Morbillo&rosolia diramato dall’Istituto superiore di sanità Iss), tra i quali spicca quello di un bambino di 10 mesi.

L’84% delle segnalazioni si riscontrano in 5 regioni: Lazio, Sicilia, Lombardia, Campania e Calabria. Il picco dei contagi è stato registrato ad aprile con 450 casi, mentre a maggio si è assistito ad una leggera inflessione, con 397 soggetti colpiti da tale malattia infettiva. L’unica regione che non ha segnalato episodi di morbillo è stata il Molise, mentre la Sicilia, con 436,7 casi, è quella che ne ha riportati il numero maggiore. A seguire si trovano Calabria e Lazio.

Tuttavia, va sottolineato che il 91,9% circa di chi si è ammalato non era vaccinato.

Nella medesima situazione della Penisola si trovano anche Francia, Grecia, Serbia, Georgia, Ucraina e Russia. In tutti e sette i paesi indicati vi sono stati decessi, per un totale di 34 morti. Interessante è anche la documentazione effettuata dalla European Regional Verification Commission for Measles and Rubella Elimination, dalla quale è emerso che 43 paesi su 53 sono riusciti ad interrompere la trasmissione endemica della malattia.

Situazione preoccupante per l’Europa

Nel bollettino divulgato dall’OMS viene riportata un’informazione importante, ovvero che il numero più alto di casi di morbillo, nel periodo compreso tra il 2010 ed il 2017, si è verificato proprio lo scorso anno. I malati registrati, infatti, sono stati ben 23.927. Di fronte a queste cifre il direttore regionale per l’Europa, Zsuzsanna Jakab ha affermato: “Stiamo assistendo a un aumento drammatico delle infezioni e dei focolai. Chiediamo a tutti di implementare immediatamente misure ampie e appropriate al contesto, per diminuire la diffusione di questa malattia”.

La preoccupazione per tale situazione è evidente. Non a caso una portavoce della Commissione Ue, ha affermato che il fatto che 3 dei 7 paesi, che riportano la più alta incidenza di manifestazioni di morbillo in Europa, appartengano all’Ue è oltremodo allarmante. E a tenuto a precisare che “la bassa immunizzazione di un Paese mette a rischio la sicurezza e la salute dei cittadini in Europa. La vaccinazione è un atto di solidarietà“. A riportare i nomi dei 3 stati membri più colpiti, ossia Italia, Grecia e Francia, è stato il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, che ha in questo modo confermato i dati resi noti dall’OMS.

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