Strage in due moschee in Nuova Zelanda: 49 morti e 20 feriti

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Strage in Nuova Zelanda: due moschee di Christchurch prese d’assalto da un 28enne australiano, che ha lasciato un manifesto anti-immigranti ed ha trasmesso l’attacco in diretta su Facebook. Sulle mitragliatrici i nomi di alcun estremisti, tra i quali compare anche quello di Luca Traini.

Numerose vittime

Nella strage hanno perso la vita 49 persone e ne sono rimastre ferite 20. Attualmente, sono state fermate 4 persone, ma le indagini incorso chiariranno il loro coinvolgimento. Una di loro, infatti, è già stata rilasciata.

L’autore della strage è un australiano bianco di appena 28 anni, Brenton Tarrant, che ha rivendicato gli attacchi, pubblicando un manifesto anti-migranti di 74 pagine, nelle quali ha tenuto a spiegare chi è, ma soprattutto le sue azioni, che ha definito un vero e proprio attacco terroristico, e nello specifico “una vendetta contro gli invasori”.

L’assalitore, secondo l’emittente tv australiana Nine News Sydney, è originario dello Stato di New South Wales, sulla costa orientale del Paese, ed è arrivato in Nuova Zelanda solo per pianificare e addestrarsi all’attacco. Ha affermato di non essere membro di nessuna organizzazione, ma di aver interagito con molti gruppi nazionalisti, nessuno dei quali, però, avrebbe ordinato l’attacco.

“Vendetta contro gli invasori”

Tarrant ha fatto sapere di aver scelto la Nuova Zelanda per la sua posizione, al fine di dimostrare che anche le parti più remote del mondo non sono esenti da “immigrazione di massa”. Dal manifesto anti-migranti pubblicato sul web dall’uomo, è emerso che Tarrant aveva preannunciato la strage sul forum ‘8chan’ e che stava pianificando gli attacchi da ben due anni.

Di fatto, avrebbe scelto di colpire la Nuova Zelanda, che non era il suo obiettivo originario, solo tre mesi fa. Nel manifesto l’assalitore parla di una “vendetta contro gli invasori, per le centinaia di migliaia di morti causate da invasori stranieri sulle terre europee nella storia… per la schiavitù di milioni di europei prelevati dalle loro terre dagli schiavisti islamici… (e) per le migliaia di vite umane perse in attacchi terroristici in tutte le terre europee“.

L’assalitore aveva un regolare porto d’armi

Per l’assalto, che è avvenuto durante la preghiera del venerdì in due moschee di Christchurch, Tarrant ha utilizzato 5 armi, di cui due fucili e due semi-automatiche.

La premier Jacinda Arder ha fatto sapere che l’uomo aveva un regolare porto d’armi. Per tanto, ha tenuto a precisa che, sicuramente, le leggi sulle armi in Nuova Zelanda verranno modificate.

Uno degli aspetti della vicenda che più hanno fatto discutere è che sui caricatori delle mitragliatrici erano riportati i nomi di alcuni estremisti, tra i quali emerge anche quello di Luca Traini.

Strage in diretta Facebook

L’assalitore australiano, secondo quanto riportato dal New Zeland Herald, ha ripreso la strage in diretta streaming, pubblicando il video su Facebook. Le riprese, della durata complessiva di 17 minuti, sono state poco dopo rimosse dal social network.

Ha confermare l’entità del massacro è stata la premier neozelandese, che parlato di un “attacco terroristico”, ed ha descritto la vicenda come “un attacco di una violenza senza precedenti, nonché “uno dei giorni più bui della Nuova Zelanda“.

Valutazioni in merito alla posizione degli arrestati

Mike Bush, il capo della polizia della Nuova Zelanda, ha fatto sapere, che un uomo, probabilmente Tarrant, è stato incriminato per omicidio e dovrà comparire proprio in queste ore davanti al giudice.

Tuttavia, ha precisato anche sono in corso delle accurate indagini per accertare la posizione di almeno altre due persone, che sembrano essere coinvolte in qualche modo nella vicenda, giacché sono state trovate in possesso di armi.

I media hanno parlato anche di un quarto complice, una donna, la quale, però, non dovrebbe avere nulla a che fare con gli attacchi e dovrebbe essere stata già scagionata.

Rinvenuti anche ordigni esplosivi

La prima sparatoria ha avuto luogo, verso le 13.40 locali, nella moschea di Al Noor, dove stavano pregando 300 persone. Un testimone ha rivelato che un uomo, completamente vestito di nero, ha fatto irruzione nel luogo di culto e ha aperto il fuoco: “Ho visto persone morte ovunque“.

Mike Bush ha fatto sapere, durante una conferenza stampa, che sono state rinvenute nel centro della cittadina anche delle auto esplosive, dove era in corso la manifestazione dei giovani studenti per il clima, basata sui principi dell’attivista svedese 16enne Greta Thunberg, che è stata evacuata, onde evitare ulteriori vittime. Di fatto, l’intera città è stata messa in loockdown, poi rientrato.

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