Gestire un centro sociale: cosa dice la Legge

Che cos’è esattamente un centro sociale? Questo termine definisce solitamente un luogo autogestito, che offre una serie di servizi che vengono offerti ai cittadini di una comunità o di un quartiere. Tali servizi sono elargiti da volontari, in base alle proprie possibilità e capacità e le attività sono sostenute in genere da offerte libere da parte di chi vi prende parte vedendolo come un incontro o evento di networking. Ma come gestire un centro sociale? Cosa dice la Legge a riguardo? Innanzitutto, a gestire i centri sociali sono spesso associazioni senza fini di lucro, quindi le normative riguardano principalmente questo tipo di forma associativa. Le associazioni si costituiscono per finalità culturali, sociali, sportive, e i centri sociali sono i luoghi che accolgono questo genere di attività, per party o riunione sociale. Anche i centri sociali per anziani rientrano in questo tipo di inquadramento e la Legge a riguardo può essere interpretata dai comuni che ospitano queste strutture. Andando a dare un’occhiata al regolamento dei centri sociali degli anziani di Roma ad esempio, si ha già ben chiaro come gestire un centro sociale. All’art. 2 di tale regolamento infatti (denominato ‘obiettivi e indirizzi di intervento’), si può leggere:
“Allo scopo di promuovere relazioni interpersonali tra anziani e tra questi e i cittadini delle altre fasce di età esistenti sul territorio, i Centri Sociali per gli Anziani nell’ambito della loro piena autonomia di programmazione e gestione articolano le loro attività secondo i seguenti indirizzi:

  1. a) programmazione delle attività verso l’esterno al fine di promuovere il collegamento con gli altri servizi sociali, sanitari, culturali e sportivi del territorio (case di riposo, centri diurni, case albergo, comunità alloggio, servizi di assistenza residenziale, servizi sanitari per cronici, centri polivalenti, servizi culturali e ricreativi e centri sportivi municipali);
  2. b) promozione e sviluppo di attività ricreativo-culturali mediante visite di luoghi o strutture nell’ambito urbano ed extraurbano;
  3. c) partecipazione agli spettacoli teatrali, cinematografici e in genere agli avvenimenti culturali, sportivi e ricreativi della vita cittadina;”.
    All’art. 4 dello stesso regolamento (‘Individuazione ed allestimento delle sedi’), si Legge:
    “1. I Centri sono localizzati in strutture comunali o poste a disposizione a titolo gratuito del Comune da altri Enti pubblici e privati. Il Dipartimento III, qualora non esistessero strutture comunali o di proprietà di altri Enti pubblici, su proposta del Municipio interessato, dovrà fornire i locali necessari anche attraverso l’istituto della locazione”.
    Insomma la Legge si esprime in modo molto chiaro su come gestire un centro sociale. Il consiglio è quindi quello di consultare il regolamento del proprio comune, così da essere certi di operare sempre nei termini determinati dalle normative vigenti.