Le protesi per la mastoplastica additiva: tutto quello che c’è da sapere
Quando si parla di mastoplastica, si fa riferimento all’intervento di chirurgia estetica per aumentare il volume del seno. Per aumentare la taglia di reggiseno, si devono impiantare delle protesi È importante conoscere e saperne di più prima di sottoporsi all’intervento. Per questa ragione, abbiamo deciso di preparare una breve guida che approfondisce l’argomento.
I materiali delle protesi
Ci sono diversi materiali per realizzare le protesi ma, in generale, si utilizzano di più quelle In gel di silicone. La ragione è presto detta: il materiale che risulta più simile al seno naturale sia alla vista che al tatto. Ci sono altre soluzioni che possono essere prese in considerazione come le protesi con la soluzione salina, ma tutto dipende dalle valutazioni fatte con il chirurgo plastico.
La forma e la misura delle protesi
Per la mastoplastica Roma si possono utilizzare protesi dalle forme diverse. Nel momento in cui si decide di procedere con questo intervento, vengono fatte delle protesi indossandole in un reggiseno di prova per capire quale può essere il risultato finale. Le protesi possono avere una forma a goccia oppure rotonda. Nel primo caso, si parla di protesi anatomiche perché hanno una forma più simile a quella del seno naturale.
Come impiantare le protesi
Per procedere con l’intervento di mastoplastica Roma additiva È necessario decidere anche come impiantare queste protesi. Il chirurgo può inserirle dal cavo ascellare oppure da sotto il seno. In entrambi i casi, le cicatrici chirurgiche vengono nascoste dalle naturali pieghe della pelle e risultano invisibili e impercettibili. Inoltre, il chirurgo plastico utilizza delle particolari tecniche per evitare che la cicatrice si alzi.
Inoltre, il chirurgo deve decidere e stabilire la posizione delle protesi rispetto al muscolo grande pettorale. La protesi può essere sistemata sopra al muscolo oppure sotto. In quest’ultimo caso, I bordi della protesi vengono perfettamente nascosti e diventano invisibili ma il seno può avere un movimento meno naturale. Nel primo caso, invece, il seno rifatto a movimento più naturale ma possono intravedersi i bordi della protesi.