Mosche che noia: tutto quello che c’è da sapere 

Con l’arrivo della bella stagione finalmente le giornate si allungano, c’è bel tempo e caldo. Bisogna però fare anche i conti con gli insetti infestanti che entrano in casa dando fastidio.

Il ciclo riproduttivo delle mosche

Basta aprire un attimo la finestra per far entrare un po’ d’aria fresca da fuori che arrivano loro: le mosche! Questi ospiti indesiderati sono attirati soprattutto dagli alimenti in putrefazione, dalle bevande dolci ma anche dalla lettiera dal gatto sporca. Purtroppo, un volta entrati sono difficili da mandare via e in un attimo si moltiplicano.

Le mosche possono deporre un quantità immane di uova al giorno dando il via a una infestazione bella e buona. Il caldo superiore a 25° C favorisce la loro proliferazione. Le larve si sviluppano in meno di un giorno. insomma, basta che entri una sola mosca in casa per avere poi un bel problema tra le mani.

I rischi legati alle mosche

Sono animali che vanno eliminati per diverse ragioni, oltre ad esser fastidiosi, sono portatrici di batteri. Basta che si posino sul cibo per contaminarlo. Le mosche sono tra le principali cause di contaminazione alimentare, infatti, e bisogna quindi fare qualcosa il prima possibile per allontanarle soprattutto dalla cucina.

Metodi di disinfestazione contro le mosche

Diventa indispensabile trovare dei metodi di disinfestazioni a Roma per prevenire l’arrivo delle mosche. Anzitutto, è obbligatorio pulire bene a fondo tutta la cucina. Non deve rimanere nemmeno una briciola o una macchia di unto che possa attirare le mosche. Inoltre, bisogna fare attenzione a come si raccolgono le immondizie. Le confezioni di plastica di carne, pesce etc. vanno lavate con acqua calda e sapone o addirittura candeggina per eliminare l’odore che è irresistibile per le mosche.

Per quanto riguarda i rifiuti organici, questi vanno raccolti a parte e differenziati rispetto alle altre immondizie. Chi no fa la raccolta differenziata, sicuramente ha più problemi di mosche e non solo. Inoltre, l’organico andrebbe conservato in un contenitore chiuso ermeticamente con coperchio.