Fine vita, le buone azioni proseguono grazie al lascito testamentario
Durante l’intero corso della vita si cerca sempre di migliorarsi, di offrire il proprio aiuto per sostenere altre persone in difficoltà, rendendosi così interpreti di valori assoluti come la condivisione e l’assistenza. Il benessere della collettività, infatti, rappresenta un crocevia assoluto di buoni propositi e gesti concreti per i quali attivarsi. Arrivare alla conclusione del proprio percorso non comporta necessariamente l’interruzione delle buone azioni: per assicurarsi che esse possano proseguire anche dopo il fine vita, magari puntando all’obiettivo di supportare un progetto virtuoso e ben preciso come quello di un’associazione, è possibile destinare del denaro – una somma piccola così come una più grande – oppure altri beni attraverso un lascito testamentario. Sarà utile precisare che gli enti riconosciuti come ‘organizzazione non lucrativa di utilità sociale’, così come quelli riconosciuti ‘onlus di diritto’ (si tratta delle associazioni di volontariato iscritte nei registri ad hoc) sono esenti dalle tasse di successione oltre che dalle imposte di donazione. Inoltre, sono possibili altre esenzioni per quanto concerne le imposte catastali e ipotecarie. Tutte agevolazioni che vengono giustificate dallo scopo specifico di utilità sociale dei singoli enti. Scopri come fare un lascito testamentario a VIDAS, un gesto che consentirà di dare continuità a servizi essenziali come l’assistenza a domicilio e negli hospice Casa Vidas e Casa Sollievo Bimbi. Fare testamento a favore di un’associazione senza scopo di lucro è un aiuto concreto rivolto a chi è più in difficoltà. Lo scopo è proprio quello di lasciare un segno, consentendo di essere ricordati per la generosità e lungimiranza nei confronti degli altri.
Che cosa è possibile donare: una mappa
Attraverso il testamento, ciascuno ha la possibilità di disporre dei beni di sua proprietà nella maniera che ritiene più opportuna. Senza andare a ledere i diritti dei legittimi eredi, è sempre possibile lasciare parte di quanto posseduto a un’associazione. Sono molte le buone cause alle quali è possibile legare il proprio nome, continuando a sostenerle. Ricordarsi di enti fondazioni e associazioni che perseguono obiettivi di solidarietà a beneficio della collettività è un gesto molto nobile. Abbiamo già fatto accenno alla possibilità di destinare una somma di denaro a titolo di lascito testamentario, di maggiore o minore entità a seconda di quelle che sono le possibilità personali. Sarà interessante sottolineare come l’ente individuato possa essere anche destinatario di altri beni come mobili antichi e gioielli, ma anche quadri e oggetti d’arte. Si può indicare l’associazione pure come soggetto beneficiario di un’assicurazione sulla vita (sempre meglio in una situazione simile comunicare l’intenzione all’ente prescelto). Si possono destinare anche beni immobili, come appartamenti e terreni oppure garage, ad enti e associazioni tramite la successione testamentaria: se ne può passare la proprietà intera oppure la ‘nuda proprietà’ (lasciando l’usufrutto a una persona cara). Si può infine disporre una rendita in favore di un ente, che la impiegherà per il finanziamento di progetti e attività. Sarà utile, per evitare di confondersi, precisare quali sono le differenze tra una donazione e un lascito testamentario, sostanzialmente legate alle tempistiche per usufruire del bene. Nel caso della donazione l’effetto è immediato, mentre in quello del lascito testamentario solo dopo la morte della persona i beneficiari potranno godere del bene.