Misurare la febbre a un neonato: che termometri scegliere, come procedere

Misurare la febbre a un neonato o a un bambino piccolo può non essere semplice come sembra: dal tipo di termometro da preferire a che posizione far adottare al bebè e come interpretare i risultati ottenuti, quella che segue così è una piccola guida a prova di genitori…alle prime armi soprattutto.

Come misurare la febbre a un neonato: una guida pratica

Uno dei dilemmi di fronte cui possono trovarsi neomamme e neopapà alle prese con la prima febbre del bambino potrebbe essere, infatti, scelgo questo termometro per neonati o quest’altro?, complice anche la varietà di alternative che si trovano oggi sul mercato. Strisce reattive a cristalli liquidi, termoscanner e termometri frontali possono sembrare la soluzione migliore perché meno invasivi, più veloci e più pratici: non sono, però, altrettanto accurati nei risultati che restituiscono, ragione per cui per misurare la febbre a un neonato continua a essere preferibile utilizzare tradizionali termometri a colonnina o i più moderni termometri digitali elettronici. Dei primi non si trovano più in commercio versioni al mercurio, ma la sostanza è stata sostituita con altre totalmente sicure per la persona e più sostenibili per l’ambiente che continuano a garantire misurazioni piuttosto precise; l’unica accortezza quando si opta per un termometro a colonna per neonati è assicurarsi che sia resistente e che non rischi di rompersi durante la misurazione – ce ne sono di appositamente pensati con un cappuccio in silicone tra il beccuccio e la colonnina. Anche i secondi, i termometri digitali, restituiscono risultati precisi e hanno, in più, il vantaggio di segnalare acusticamente l’avvenuta misurazione ma vanno usati correttamente e attenendosi alle istruzioni fornite.

Quando si deve misurare la febbre a un neonato o a un bambino piccolo, del resto, quello che conta veramente è come si rileva la temperatura e in che sito. Quando il bambino è molto piccolo, fino ai due o tre anni, il metodo migliore per misurare la febbre è la misurazione della temperatura rettale: le uniche precauzioni da prendere sono disinfettare la punta del termometro prima e dopo ogni utilizzo, eventualmente lubrificare quest’ultima con vasellina od olio ed evitare di utilizzare questa tecnica se il bambino ha ragadi o altre infezioni intestinali; il neonato andrà posto supino con le gambe alzate e tenute ferme alla caviglia, ma anche una posizione a pancia in giù o sul lato possono andar bene per la misurazione della temperatura rettale. Dai tre anni in su, invece, si può procedere a misurare la febbre al bambino per via ascellare – come negli adulti – avendo cura, però, di posizionare il termometro in senso verticale e di tenere ben fermo il braccio in modo che il bulbo stia sempre a contatto con la pelle e la misurazione non ne risulti falsata; rispetto alla tecnica già vista, la misurazione della temperatura esterna potrebbe richiedere qualche minuto in più. Utilizzando degli appositi termometri (dotati di cappuccio monouso, eccetera) si può misurare la febbre a neonati e bambini piccoli anche per via auricolare od orale, ma metodi come questi richiedono certo più manualità se si vogliono ottenere risultati attendibili. Quando si misura temperatura interna del bambino, infine, andrebbe tenuto conto che è sempre di mezzo grado superiore a quella esterna – e che, quindi, i 37° rilevati da un termometro auricolare sono, in realtà, 36,5° di un termometro tradizionale, una temperatura cioè perfettamente nella norma e che non va interpretata come febbre.